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lunedì 11 aprile 2011

Sono snob e me ne vanto

Oggi non metto in vetrina un libro ma una considerazione. Una considerazione che serve prima di tutto a me e riguarda il motivo per cui sono sempre più convinta di alcune cose: oltre al progetto di trasferirmi nella Tuscia quello di aprire una bottega di libri usati, fuori catalogo e comunque poco sotto i riflettori. Forse c'è dello snobismo in questa scelta, di sicuro un senso elitario nei confronti dei libri e della cultura in genere. E penso che non debba più avere paura di sembrare elitaria. Lo sono e non lo considero un difetto. E dopo questa premessa veniamo all'episodio che mi frulla per la testa. L'altro giorno è passato in libreria un rappresentante della Mondadori; un brav'uomo per carità, che fa il suo mestiere e a cui non si può rimproverare nulla. Ovviamente è passato a perorare la causa di Desiati. Non ha fatto esplicito riferimento alla questione premio Strega ma siccome non veniamo giù dalla montagna con la piena non era così difficile pensare ad una sorta di convincimento subliminale. Bene, ha sottolineato i meriti letterari del testo (che magari ci sono davvero, io non so che dire non avendolo letto) il valore intrinseco di quelle pagine. Bene. Una mia collaboratrice lo sta leggendo e nel frattempo ne ha vendute non poche copie. Cosa succederà ora? Che il mio socio ne ordinerà altre copie e via così. Forse Desiati vincerà lo Strega, andrà da Fazio, sarà recensito e venduto. E un altro libro farà l'attore di un copione sempre uguale. E vivrà la strana sorte di non riuscire a dimostrare se davvero vale in sé o se perché una immutata legge di marketing ha stabilito che deve valere. Questo è fare i librai oggi. Io non giudico più, me ne sto in disparte e faccio altro. Forse la mia bottega rimarrà un'insignificante goccina nel mare. Di sicuro non sarà appetibile per nessun rappresentante

6 commenti:

  1. Dai non è essere snob. Secondo me si chiama scegliere. D'altronde mica possiamo leggere tutto di tutti i libri che escono, no?

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  2. Carlotta stavo cercando di porre l'attenzione su il meccanismo commerciale che, spesso, porta a un pensiero unico. E lo faccio anche pensando a un piccolo editore come sei tu.

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  3. Io sono un po' snob e me ne vanto...non leggo mai ciò che viene pubblicizzato, se non dopo tempo, quando l'attenzione pubblicitaria è ormai scaduta.
    Amo girare in piccole librerie e botteghe e scoprire piccoli capolavori dimenticati. L'ultimo?
    "Eutanasia di un amore" di Giorgio Saviane.

    Nuova follower del tuo blog...Complimenti, davvero interessante.

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  4. Grazie Emotionally. Eutanasia di un amore oltre che un gioiello letterario è stato anche un bellissimo film

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  5. Mi ricordi il libro " La libreria del buon romanzo". Pagherei oro per ritrovare i classici della Malipiero Editore fine anni '60 inizi '70, per ragazzi, cartonati.
    Se letteratura è andare da Fazio... credo che siamo sulla strada sbagliata...

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  6. carolina quello è stato un libro che ho apprezzato molto. Avevo anche scritto una recensione sul blog Sul Romanzo. Spero di non fare la stessa fine però :)))

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