Il primo ripescato è un libro legato ad una storia un po' lunga. Che non vi racconterò. Non per ora almeno. Si tratta di Camere separate di Tondelli, in una stropicciatissima edizione dei tascabili Bompiani. Io non so se Tondelli sia stato un grande scrittore o se sia stata una di quelle firme trasformate in icona dagli ambienti letterari, così autoreferenziali e amanti del post mortem. Però questo libro a me è piaciuto moltissimo. Bisogna essere stati molto soli, al limite della paralisi esistenziale per apprezzarlo appieno. Non so se lo rileggerei ora. Però nella mia bottega merita un posto particolare anche solo per quello che ha rappresentato per me dodici o tredici anni fa quando mi fu regalato.
L'altro libro è Il richiamo di Alma di Stelio Mattioni edizioni Adelphi. Una figura bianca, che forse è una donna o forse tante donne, che lancia il suo richiamo ad un uomo troppo prigioniero di sé stesso per concedersi il lusso di perdersi. Il tema è quasi uno stereotipo della letteratura però anche gli stereotipi c'è modo e modo di scriverli. E questo malinconico, discreto e poco conosciuto scrittore triestino in questo libro lo ha fatto in un modo che ti incolla il libro alle mani.
Bene, per oggi la pesca ha portato questo nella rete. Buona giornata silenti lettori
Questo blog –che ho scoperto da poco- oltre a dare preziosi consigli di lettura pare disegnare un percorso tra le emozioni.
RispondiEliminaLibro dopo libro si delinea un viaggio che tocca tanti aspetti delle nostre vite, si aprono pagine che di volta in volta svelano, esplicano, rendono condivise sensazioni ed emozioni che abbiamo vissuto e che viviamo.
Non conoscevo “Il richiamo di Alma” di Stelio Mattioni, ma mi è bastato leggere –oltre alle note di Geraldine- la scheda del libro sul sito Adelphi, per ritrovare sensazioni a me molto familiari.
E’ un percorso davvero appassionante quello che ci propone Geraldine, profondamente letterario, una proposta di lettura che abbraccia costantemente la vita, un rapporto vita-libro fatto di racconto, di svelamento, di prospettiva.
Grazie Enrico sei il più fedele, e per ora tra i soli tre che hanno lasciato commenti qui sul blog. Grazie
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