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martedì 2 novembre 2010

Cultura come difesa dall'imbecillità

Credo che questa affermazione del presidente del consiglio dovrebbe e potrebbe offendermi. Invece mi passa sopra come un inutile venticello. Però mi preoccupa. Per ciò che porta con sè, per ciò che non suscita in termini di indignazione. Certo nella rete si intrecciano commenti disgustati, battute feroci contro quelle parole pronunciate con la solita noncuranza da parte di chi pensa di potersi permettere ogni cosa. Il senso del limite, il senso della misura, merce così preziosa per una convivenza almeno civile, sembrano irrimediabilmente persi in questo paese moribondo. Del resto l'equazione diviene sempre più drammatica ed eloquente: tagli alla cultura=criminalità linguistica.

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