Forse sono un inguaribile romantica o, forse, sto semplicemente andando un po' fuori di testa: uno dei sintomi è quello di convincermi sempre più del fatto che i libri abbiano una vita reale e autonoma, proprio come qualunque essere vivente. Mi piace pensare così rispetto a questo libro. Frugando in una scatola, alla cieca, senza guardare, mi è rimasto attaccato questo gioiellino, letto tanti anni fa. la storia di una donna non più giovane che apre una libreria in un posto che più isolato (geograficamente e culturalmente) non si potrebbe immaginare. La gente del posto non può capire questa scelta e le difficoltà e gli ostacoli dell'ignoranza si faranno sentire. Apro a caso una pagina e leggo:"... Non lo chiederei a chiunque, ma so che lei non si spaventa."
"E come lo sa?" domandò lei
"Dicono che sta per aprire una libreria. È segno che è pronta a rischiare sull'improbabile."
Boh, sarà una coincidenza ma mi piace pensare che i libri abbiano ricominciato a parlarmi. E lo prendo per un buon auspicio.
Titolo
La libreria
Autore Penelope Fitzgerald
Editore Sellerio Collana La memoria
Anno di pubblicazione 1999
Traduzione di Masolino d'Amico.
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