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venerdì 10 gennaio 2014

Faccialibro o paeselibro ?


Perché un libro mi ricorda un paese? O almeno perché alcuni libri mi ricordano un paese? In prima battuta mi viene da dire che la somiglianza la ritrovo nel modo di fruizione temporale: lenta, frammentaria, apparentemente sonnacchiosa; e, talvolta, non solo apparentemente. Ma anche per una certa tendenza a rileggere, sempre più marcata con il passare degli anni. E rileggere è un esercizio utile anche quando si vuole attraversare un paese: tanto più piccolo e moribondo quanto più offre materiale di lettura e rilettura. Almeno per quanto mi riguarda ho capito che ciò che spesso mi ha spinto a rileggere un libro non è stato, come credevo, la sua vitalità; al contrario mi accorgo che è stata proprio la sensazione che qualcosa agonizzasse e avesse bisogno di un'altra possibilità. 

Ma credo sia possibile, per certi versi, trovare anche una somiglianza in quella che mi piace chiamare "urbanistica letteraria". Alcuni libri sembrano davvero avere una struttura che sembra quella attorno a cui si sviluppa un paese: una piazza, un bar, un centro storico (spesso ad uso dei turisti della domenica) e angoli non più "visti" neanche dagli stessi paesani. D'istinto preferisco i libri "vecchi", imperfetti, in cui il tempo funziona come alleato. E che non violenta, come succede in alcuni paesi, la storia; con innesti edilizi che nulla hanno a che fare con la natura del luogo. Per questo l'editing è, con la traduzione, il lavoro più difficile, delicato e male praticato da noi (almeno in moltissimi casi). 

Esiste una ricerca chiamata "Geografie dell'abbandono" realizzata, se non ricordo male, dal Politecnico di Milano e dall'Università Federico II di Napoli: tale ricerca analizza alcune delle cause che hanno portato all'abbandono di interi paesi con l'abdicare degli stessi dalla loro funzione di "tenere insieme". Disperdersi è più facile, in apparenza. In un paese, come in un libro, talvolta sembra più facile trovare motivi per andarsene. E vivere in città (best seller) o in una qualche squallida periferia (prodotto di marketing truccato da opera talentuosa). 
Questi appunti-scarabocchi-pensieridanulla sono solo la scrittura dell'idea di libri itineranti per borghi e paesi. Prevedo molte cancellature, correzioni, revisioni e rimesse a punto.
 

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